Da un pezzo la data del 24 Maggio è stata esclusa dalle celebrazioni ufficiali italiane e questo non è un bene perchè in questo giorno del 1915, in opposizione alla volontà del Parlamento del Regno e della maggioranza della popolazione, il Re ed alcuni Ministri imposero la partecipazione dell’Italia al conflitto in corso e la dichiarazione di guerra all’Austria.
Questa guerra costò al Paese oltre un milione di morti, un gigantesco indebitamento con Stati Uniti ed Inghilterra, la diffusione della disoccupazione e della povertà ed il rapido precipitare verso la dittatura fascista che trascinò l’Italia nella successiva guerra mondiale con altre distruzioni, dolori, milioni di morti e colossali debiti da far pagare alle successive generazioni.
Di un evento del genere si dovrebbe discutere in maniera approfondita nella società e nelle scuole e ridedicare a questo scopo un giorno speciale aiuterebbe ad allontanare lo spettro di altre guerre, comprese quelle camuffate da ‘sante’ come fu nel 1915-18.
Nel nostro piccolo ed in questa visione, stiamo celebrando il 24 Maggio con diversi interventi che riteniamo utili a favorire la riflessione su ciò che è stata la Grande guerra. Qui abbiamo messo assieme otto diarii dal fronte di quel conflitto, alcuni tenuti da valdarnesi, altri da personaggi famosi della cultura e della politica italiana.
I valdarnesi sono Domenico Bacci di Terranuova, Antonio Buffoni di San Giovanni, Ugo Ferrari di Figline e Guido Scapecchi di Pogi. Bacci (frate francescano, fu Cappellano militare) e Buffoni (uno dei fondatori della Ironstone) ritornarono dal fronte, Ferrari e Scapecchi vi morirono.
I diarii dei secondi furono pubblicati dalle rispettive famiglie, quelli dei primi stampati in una Collana di quaderni edita dalla Biblioteca comunale di Terranuova Bracciolini e curata dal Professor Carlo Fabbri. Cogliamo l’occasione per ringraziare entrambi per averci permesso di digitalizzare e diffondere i due diarii.