I fondi digitali di ARNO&DINTORNI

Indice delle digitalizzazioni realizzate e possedute dall’Associazione ARNO&DINTORNI

Archivio Parrocchia San Giuseppe ArtigianoFondo Convento San Francesco a MontecarloArchivio storico del Comune di San GiovanniArchivio Ospedale AlbertiArchivio BagiardiAlfonso Turchetti OFMRaffaello Franci OFMPietro Ghezzi OFMDomenico Bacci OFM


Archivio Parrocchia San Giuseppe Artigiano- San Giovanni Valdarno

Storia archivistica
La Chiesa di San Giuseppe Artigiano alla Gruccia è nata nel 1962 come succedanea della Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista e Francesco annessa al Convento dei Frati minori di Montecarlo ed elevata a Cura parrocchiale nel 1786. Di entrambe le Chiese è stato Curato frate Alfonso Turchetti dal 1942 al 1986.
L’anagrafe parrocchiale e gli altri libri e documenti riguardanti la Cura, compresi quelli attinenti la nuova Chiesa della Gruccia sono stati custoditi nell’Archivio del Convento sino alla sua chiusura nel Dicembre 1981. In quell’occasione i registri e pochissime altre carte riguardanti la Parrocchia furono trasferiti nella Canonica di S. Giuseppe ed il resto dell’archivio conventuale – compresi i Liber chronicus – alla Curia francescana di Firenze. Dal 1981 Turchetti stesso ammette di non aver provveduto a trascrivere le cronache della parrocchia ma successivamente, dal suo ritiro nel Convento di Figline ha redatto almeno due memorie, una specificamente riferita alla Chiesa di S. Giuseppe ed un altra che racconta tutta la sua storia religiosa in un migliaio di pagine autografe rilegate in tre volumi, entrambe conservate all’Archivio storico della Curia francescana di Firenze.
A parte le omissioni, le carte del Convento e della Parrocchia sono state traumatizzate in almeno tre occasioni: la soppressione delle Case religiose nel 1810, l’eversione dell’Asse ecclesistico del 1866 ed i bombardamenti del Convento di Montecarlo e della sua Biblioteca nel 1944. In nessuno di questi casi sono stati inventariati i danni. L’unico inventario esistente dell’archivio parrocchiale di S.Giuseppe-Montecarlo – a noi noto – è stato curato da Monsignor Giuseppe Raspini nel 1966 e pubblicato nel 1974

Digitalizzazioni, descrizione sommaria
Stato delle anime, 10 registri dal 1786 al 1927 | Battesimi, 1 registro 1918/1960 | Cresime, 2 registri dal 1787 al 1930 | Matrimoni, 22 registri dal 1787 al 2016 | Morti, 6 registri dal 1818 al 1994 | Ruoli, 10 registri dal 1813 al 1898 | Libri contabili, 3 registri dal 1787 al 1977 | Ristretto di Regolamenti della Compagnia di S.Francesco, 1 registro anno 1862 | Vacchetta delle Messe anno 1874 |  Libro di Alcune Persone della Cura di S. Francesco di Monte Carlo Anno Domini 1821 | Cartella azzurra A4 con intestazione a stampa ‘Parrocchia di S. Giuseppe – La Gruccia‘ e scritta a pennarello ‘Memorie del passato e del presente’ contenente fatture, volantini, manifesti, copie di corrispondenza antecedente la costruzione della Chiesa della Gruccia, ritagli di giornali con articoli sull’erigenda Chiesa, corrispondenza con la Diocesi, la Curia francescana, il Comune di San Giovanni, ciclostilati | Registro A4 rilegato intestato ‘Liber cronicus‘ con inizio al 20 Dicembre 1986 e premessa del nuovo Parroco Don Renato Bonucci. Il Cronicus è scritto a mano, corredato di ritagli di giornale su vicende locali varie, arriva alla data del 12 Gennaio 1999 e termina con incollata sull’ultima pagina una foto a colori della visita del Vescovo | Foto sparse, originali ed in fotocopia su diversi momenti della costruzione della nuova Chiesa, sullla Corale Cappelletti, sul 50° anniversario della consacrazione di S.Giuseppe alla Gruccia | Storia del Circolo dell’Amicizia, tre fogli dattiloscritti nei quali il Parroco Turchetti racconta ad un interlocutore vicende, speranze e delusioni attorno al Circolo parrocchiale.
Soggetto produttore: Parrocchia San Giovanni Battista e Francesco – San Giovanni Valdarno
Soggetto conservatore: Parrocchia San Giuseppe Artigiano – San Giovanni Valdarno

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Fondo Convento San Francesco a Montecarlo

Storia archivistica
Il Convento fu fondato nel 1429 ed a parte due brevi interruzioni forzate nel 1810 e 1866, è stato attivo a San Giovanni Valdarno sino al 31 Dicembre del 1981, quando venne chiuso per mancanza di frati. La Chiesa del Convento fu elevata a parrocchia nel 1786 con il titolo di S.Giovanni Battista e Francesco. Le notize sulla Biblioteca del Convento sono frammentarie ma sappiamo che nell’occasione delle soppressioni ed eversioni del 1810 e 1866 e durante i bombardamenti subiti nell’Estate del 1944, andarono dispersi in tutto o in parte le carte ed i libri del Convento. L’ultimo Curato di Montecarlo fu, dal 1942 al 1986, frate Alfonso Turchetti che si fece promotore della costruzione di una Chiesa succedanea consacrata nel 1962. Nel 1981, con la chiusura del Convento di San Francesco, divenne Chiesa parrocchiale effettiva e nel 1986, al pensionamento del Curato Turchetti, fu ceduta dalla Curia francescana alla Diocesi di Fiesole. In questa vicenda i libri parrocchiali hanno seguito due strade diverse: parte nell’Archivio della Chiesa di S.Giuseppe alla Gruccia, parte alla Curia francescana di Firenze, dove sono libri e documenti parrocchiali che apparterrebbero alla Parrocchia di S.Giuseppe e mancano altri che sono rimasti a San Giovanni. Le digitalizzazioni che seguono sono state fatte in più riprese dalla fine del 2018 ai primi mesi del 2019 e riguardano tutte le carte del Convento di Montecarlo consegnate alla Curia fiorentina nel 1981.

Digitalizzazioni, descrizione sommaria
Cronicus 1766-1961 | Relazioni storiche 1647-1723 | Memoria della soppressione del 1866 | Libro di cronache 1954-1981 | Libro di cronache 1961-1982 | Cronaca dell’estate 1944 | Libro contabile 1787
| Libro crediti 1811 | Atti di vendita | Epistolario con Comune di San Giovanni, Soprintendenze ai Monumenti, Ministeri, Diocesi, Curia provinciale OFM | Cessione terreno per Cimitero Misericordia | Rogito Corsini | Relazione danni di guerra | Atti e corrispondenza riguardanti l’Annunciazione del Beato Angelico | Corrispondenze, atti e fatture costruenda parrocchia succedanea 1950-1982 | Foto ristrutturazioni frate Pietro Ghezzi | Atti e corrispondenza riguardanti il Convalescenziario | Cessione Convento a MondoX | Foto Convento epoche diverse
Soggetto produttore: Convento San Francesco a Montecarlo – San Giovanni Valdarno
Soggetto conservatore: Archivio storico dei frati Minori – Firenze

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Archivio storico del Comune di San Giovanni

Storia archivistica
La storia di questo archivio è disponibile sul sito della Soprintendenza archivistica  dove si trova l’inventario a cura di Simona Gelli per la prima redazione e di Maddalena Taglioli per la seconda.
Le nostre riprese sono state fatte tra la fine del 2018 ed i primi del 2019 su 9 unità dell’Archivio preunitario per un totale di 31 tra faldoni e buste.

Digitalizzazioni, descrizione sommaria
Maire di San Giovanni Stato civile 1808-1814 | 218/224 Registri degli atti di nascita | 225/231  Registri degli atti di matrimonio – Maire di San Giovanni – Coscrizione 1810 | 239 Lista alfabetica dei coscritti – Arruolamento militare 1817-1860 | 308/314, Circolari, registri parrocchiali nascite, dichiarazioni parroci, liste arruolandi – Arruolamento militare 1826-1852 | 315 Registro dei giovani inviati al servizio militare – Guardia civica/Guardia nazionale 1861/1865 | 331  Consiglio di disciplina
Censi e livelli comunitativi sec. XIX | 332 affittuari e canoni immobili di proprietà della comunità di San Giovanni – Resti di prezzo di beni, censi e livelli sec. XVIII-1854 | 333 Contratti e rendite della Comunità di San Giovanni – Comunità di San Giovanni 1857 Alloggi militari 1848 -1849 | 401 Registro alloggi e stallaggi per le truppe austriache – Comunità di San Giovanni 1853 | 403  regolamento pubbliche scuole di San Giovanni – Regolamento di Polizia Municipale per la Comunità di San Giovanni 1856 | 404 Merci da vendere in piazza ed in quali posizioni – Affari magistrali delle cinque comunità 1845 | 647 Uffici magistrali delle Comunità della cancelleria
Soggetto produttore: Enti comunitativi vari
Soggetto conservatore: Archivio storico Città di San Giovanni Valdarno

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Archivio Ospedale Alberti

Storia archivistica
Nel 2002 i tre Ospedali del Valdarno aretino, Alberti di San Giovanni, della Misericordia di Montevarchi e l’omonimo di Terranuova Bracciolini confluirono nella nuova e moderna struttura ospedaliera di S. Maria alla Gruccia e con essi i relativi archivi che vennero sistemati in un vasto locale del Centro Tecnico Amministrativo.
Si tratta di molte centinaia di faldoni riposti parte in più file sulle scaffalature, parte in grandi scatoloni, riuniti più o meno per appartenenza. Vi è una grandissima differenza di consistenza tra le carte delle due Misericordie e quelle dell’Ospedale Alberti: centinaia di filze, faldoni e registri i primi due, una ventina in tutto per l’ospedale sangiovannese. Questa disparità ha delle ragioni note alla Soprintendenza archivistica di Firenze e che andremo ad approfondire prossimamente. Ottenuti i necessari permessi e molto fattivamente assistiti dalle funzionarie della UslSudEst, nell’estate del 2020 abbiamo fatto una prima ricognizione fotografica che contiamo di perfezionare prossimamente.

 

Digitalizzazioni, descrizione sommaria
Sono stete fotografati i contenuti di otto filze di atti notarili e giudiziari inerenti l’eredità di Don Tobia Alberti per il periodo 1843 – 1892, sei fascicoli amministrativi per gli anni 1971-1977 (non abbiamo trovato quello del 1976), tre fascicoli di deliberazioni per gli anni 1963-1970, una rubrica in cartone con gli indici dei registri di cui sopra. Nel nostro archivio a questo materiale è stato aggiunto un inventario parziale del 1958 ed il verbale di una visita ispettiva dell’Archivio di Stato di Arezzo del 1991 ricevuti dalla Soprintendenza archivistica di Firenze. Pubblicheremo l’inventario completo dei documenti contenuti nelle otto filze prossimamente
Soggetto produttore: Ospedale Alberti – San Giovanni Valdarno
Soggetto conservatore: Azienda USL Toscana Sud Est – Centro Tecnico Amministrativo – Montevarchi

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Archivio Bagiardi

Storia archivistica

Le Fornaci Bagiardi sono state uno dei primi insediamenti industriali di San Giovanni, risalendo la fondazione all’indomani dell’Unità italiana per tradizione orale ma certamente attiva alla fine dell’800. Il complesso industriale terminò la produzione negli Anni ’70 del secolo scorso in circostanze che non permisero di mettere al sicuro le carte aziendali che andarono in gran parte perse.

Perdita aggravata dal fatto che l’anagrafe industriale aretina è andata distrutta nei bombardamenti inglesi del 1944 assieme alla Camera di Commercio di Arezzo che la custodiva e quindi anche le documentazioni delle aziende sangiovannesi.

La famiglia Bagiardi ci ha permesso di fotografare e riprodurre con diverse tecniche le documentazioni rimaste. Cosa che abbiamo fatto in più fasi nel 2021

 

Digitalizzazioni, descrizione sommaria
Foto e diapositive in bianco e nero ed a colori di epoche, soggetti e formati diversi, dai primi del ‘900 agli ultimi anni dell’attività produttiva, dal formato 7×12 al 20×30 e più; parte delle foto e delle diapositive sono opera di Tommaso Bagiardi, ultimo titolare dell’azienda ed esperto fotoamatore- Atti societari di poco rilievo – Documenti personali ed aziendali e foto dei due successori del fondatore, Pietro e Virgilio – Progetto di ristrutturazione aziendale del 1938 personalmente redatto da Virgilio Bagiardi – Fatture sparse
Soggetto produttore: Fornaci Bagiardi – San Giovanni Valdarno
Soggetto conservatore: Famiglia Bagiardi – San Giovanni Valdarno

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Alfonso Turchetti OFM
Badia al Pino 22 Aprile 1913 – Figline Valdarno 22 Settembre 2011

Storia archivistica
Al secolo Santi, fa le prime scuole al Collegio di San Romolo a Figline, poi alla Verna vestizione, noviziato, voti; nel 1937 è consacrato Sacerdote ed inviato Parroco alla Chiesa di Compito alla Verna che lascia nel 1942 per trasferirsi al Convento San Francesco a Montecarlo come vice del Curato Valentino Mondanelli che l’anno successivo dà le dimissioni e frate Alfonso Turchetti inizia una carriera di Parroco che durerà 44 anni e che racconteremo in una prossima iniziativa pubblica di ARNO&DINTORNI. Nel 2000, con l’assistenza editoriale di Paolo Bonci, frate Alfonso dà alle stampe il libro “… un frate racconta”, drammatico diario degli avvenimenti bellici succedutisi a San Giovanni e nel Convento di Montecarlo nell’estate del 1944.
La storia archivistica del ‘Curatino’ ha una collocazione topografica che segue i suoi spostamenti: Convento di Montecarlo, Canonica della Chiesa di S.Giuseppe artigiano alla Gruccia, Circolo parrocchiale ed infine il Convento San Romolo di Figline nel quale ha vissuto dalla chiusura di Montecarlo nel 1981 sino agli ultimi giorni della sua vita. In questi luoghi il Curatino ha lasciato una gran quantità di carte che, eccetto carte sciolte lasciate nel Circolo parrocchiale, sono tutte state acquisite dall’Archivio storico fiorentino dei Frati minori, dove le abbiamo fotografate in momenti diversi dal 2018 al 2022. Altre documentazioni su frate Alfonso Turchetti sono state raccolte da ARNO&DINTORNI e saranno a breve rese pubblche.

Digitalizzazioni, descrizione sommaria
Il fascicolo personale religioso di Padre Alfonso contiene documenti burocratici e personali, comunicazioni di nomine ad uffici, ritagli di giornali, copie di volantini e notizie di eventi locali, referti sanitari, corrispondenza con Enti e privati riguardanti la costruzione della nuova Chiesa, il suo libro ‘… un frate racconta’ (al proposito uno scambio di lettere con il prof. Ivo Biagianti che presentò il libro a San Giovanni nel 2000), i suoi disagi per l’ufficio di Cappellano all’Ospedale di Montevarchi, una lettera dattiloscritta del 1992 diretto al responsabile legale della Curia francescana di Firenze sulla storia del circolo parrocchiale, lettere di dimissioni dall’ufficio di Parroco del Luglio 1983 e Settembre 1985, una rettifica alla voce Montecarlo nel libro “I 51 Conventi francescani in Toscana” di Camillo Bensi e Lorenzo Lazzeri a proposito della supposta ‘donazione Sestini” del 1955, documentazioni legali e contabili riguardanti la Chiesa della Gruccia ed il circolo parrocchiale, appunti manoscritti di sua mano ma anche dettati ad altri (frate Ugo Rossi?) per le sue memorie ed, infine, tre testamenti autografi ed olografi: uno del 16 Aprile del 1951 nel quale nomina erede il suo successore all’ufficio di Parroco e, in caso di rifiuto o impossibilità, il confratello Pietro Ghezzi e gli altri due, rispettivamente del 1965 e 1970, la Curia provinciale di Firenze. Oltre al fascicolo personale, all’Archivio dei frati minori vi sono una memoria manoscritta in tre volumi Diverse centinaia di pagine) che copre tutto l’arco della vita religiosa di Alfonso Turchetti, una memoria dattiloscritta dedicata esclusivamente alla vicenda della Chiesa di S.Giuseppe artigiano alla Gruccia “Storia di una Parrocchia posta sul colle e di una Chiesa nella valle” e la Tesi di laurea “Una nuova Chiesa da un antico Convento” di Laura Buzzichelli per il Corso di laurea in materiae letterarie dell’Università di Firenze del 2003/2004. Memorie e Tesi provenienti dal Convento di Figline e recentemente consegnati all’Archivio storico dei Frati minori. Infine vi è una quantità di carte lasciate dal Curatino in un armadio del circolo parrocchiale: copie di quanto già presente negli altri luoghi descritti e diverse foto inerenti la posa della prima pietra della Chiesa di S.Giuseppe (1958) e della successiva consacrazione nel 1962.
Soggetti produttori: Convento S.Francesco di Montecarlo e Parrocchia di S.Giuseppe artigiano –  San Giovanni Valdarno, Convento San Romolo – Figline, Circolo parrocchiale della Gruccia – San Giovanni Valdarno
Soggetto conservatore: Archivio storico dei frati Minori – Firenze

Raffaello Franci OFM
San Giovanni Valdarno 4 Novembre 1887 – Infermeria OFM Fiesole 19 Giugno 1963

Storia archivistica
Al secolo Emilio, Raffaello Franci, orfano di padre e figlio maggiore in una famiglia numerosa, a nove anni bracciante agricolo e poi garzone di fabbro sinchè la madre riuscì a farlo ammettere al Collegio francescano di San Romolo a Figline da dove si avviò a divenire uno dei maggiori architetti religiosi del XX secolo e progettista di un centinaio tra chiese, conventi, monasteri ed altri istituti religiosi disseminati per la Toscana ed altrove. Consacrato Sacerdote nel 1913, Raffaello Franci è stato per lunghi anni insegnante di storia dell’arte ed ha scritto saggi per riviste del settore.
Confratello ed amico di Alfonso Turchetti, progettò e diresse la costruzione della Chiesa di S.Giuseppe artigiano alla Gruccia di San Giovanni. Fu il suo ultimo progetto e non ne vide la conclusione: nella nuova Chiesa il primo matrimonio l’avrebbe celebrato lui e sarebbe stato quello della pupilla Maria Patrizia Franci. Il matrimonio ci fu ma nel Luglio del 1962 frate Raffaello era già stato colpito da un primo ictus ed in sua vece celebrò un confratello di Monte alle Croci, terranuovese come lo sposo, padre Domenico Bacci.
Su Raffaello Franci l’archivio storico dei Frati minori conserva un fascicolo personale ed un corposo faldone di carte provenienti dal Convento di Monte alle Croci dove visse quasi tutta la sua vita e dove sono rimaste poche sue cose e molte cartoline di suoi progetti, alcune delle quali ci sono state regalate dal frate-archivista durante una nostra visita nel 2020. Al Convento della Verna sono conservati non inventariati molti dei suoi progetti ed alcuni effetti personali ed documenti sono custoditi dalla famiglia.
La digitalizzazione delle carte di Raffaello Franci è avvenuta in più riprese tra la fine del 2018 ed i primi del 2022.

Digitalizzazioni, descrizione sommaria
Il fascicolo personale di frate Raffaello contiene documenti religiosi attinenti la sua ordinazione ed i suoi studi, immagini fotografiche, foto personali e di luoghi, appunti di progetti manoscritti su quaderni ed agendine, schizzi architettonici, cartoline postali ricavate da suoi progetti, necrologi e condoglianze ed una gran quantità di corrispondenza relativa alla sua iscrizione all’Ordine degli architetti.
Anche il faldone di carte personali contiene una gran quantità di materiali inerenti l’iscrizione di Franci all’Ordine degli architetti: attestazioni di stima, notifiche di progetti realizzati e diretti, certificazioni delle massime gerarchie religiose toscane, sollecitazioni e chiarimenti diretti alla direzione dell’Ordine degli architetti di Firenze che, nonostante il suo eccellente curriculum, rifiutava l’iscrizione a frate Raffaello per una lettera anonima che lo accusava di antifascismo. Franci fu poi ammesso, anche perchè l’iscrizione era divenuta obbligatoria per poter esercitare il lavoro di architetto. Oltre a queste carte, il faldone contiene appunti di storia dell’arte, su progetti di restauro a Figline ed al Santuario di Vertighe e corrispondenze con committenti, artisti, gerarchie religiose; molti necrologi, telegrammi di condoglianze, ricordi (tra i quali quello di Severino Crott) e poi autorizzazioni di viaggi, fatture, agendine tascabili fitte di disegni ed appunti di lavoro, orari dei treni, bozze di telegrammi.
Soggetti produttori: Convento di Monte alle Croci, Firenze
Soggetto conservatore: Archivio storico dei frati Minori – Firenze

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Pietro Ghezzi OFM
Rigutino 27 Giugno 1897 – Infermeria OFM Fiesole  14 Maggio 1991
Storia archivistica

Al secolo Federico, frate francescano, consacrato Sacerdote a Sargiano nel 1921. Insegnante dei chierici nel Convento di Fiesole, dal 1928 al 1942 ha lavorato (assieme all’architeto Raffaello Franci) alla realizzazione dell’Infermeria francescana nella quale ha poi terminato la sua vita. Nel 1942 è stato trasferito al Convento di Montecarlo e vi è restato sino alla chiusura nel 1981.
All’Archivio fiorentino dei Frati minori di Pietro Ghezzi abbiamo trovato solo il fascicolo religioso personale ma date le attività svolte dal frate sia a Fiesole che a San Giovanni, è probabile – e quasi necessario – che in altre pieghe amministrative di quell’archivio vi sia parecchio altro che cercheremo. Pur non essendo architetto, geometra o qualcosa di simile, Pietro Ghezzi è stato un personaggio determinante per la storia architettonica ed anche urbanistica del Convento e della collina di Montecarlo. A partire dall’immediato dopoguerra e con una eccezionale capacità di recuperare fondi pubblici e privati e di organizzare grandi lavori, frate Pietro ha costruito l’attuale strada che porta al Convento, i capannoni industriali del lato est, il piazzale della Chiesa e buttato giù e rifatto quasi ex-novo buona parte del Convento di Montecarlo con in testa un progetto irrealizzabile ma che lo ha accompagnato sino alla morte. Nel bene e nel male resterà inscindibilmente legato alla storia del Convento di San Francesco a Montecarlo.

Digitalizzazioni, descrizione sommaria
Su frate Pietro Ghezzi, nell’Archivio fiorentino dei Frati minori abbiamo trovato solo il fascicolo personale: una sessantina di carte sulla sua storia religiosa, documenti personali ed alcune lettere ai superiori. Molto di più su questo frate c’è nell’archivio conventuale ed almeno la sua attività edilizia ha dovuto lasciare tracce in qualche archivio. Occorrera cercare
Soggetto produttore: Curia Frati minori – Firenze
Soggetto conservatore: Archivio storico dei frati Minori – Firenze

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Domenico Bacci OFM
Terranuova Bracciolini 17 Aprile 1881 – Infermeria OFM Fiesole 25 Settembre 1974
Storia archivistica
Frate minore, nome secolare Giuseppe. Nel 1894 entra al Collegio francescano di Galceti, tre anni dopo fa il noviziato alla Verna e nel 1903 è ordinato sacerdote. Per alcuni anni a Santa Margherita come insegnante ed all’ Incisa come Guardiano, nel 1915 viene arruolato ed inviato al fronte come Cappellano militare. Nel 1921 è per pochi mesi segretario del Vescovo di Cefalù Anselmo Sansoni, a sua volta terranuovese.

Morto improvvisamente Sansoni, frate Bacci diventa segretario del Vescovo di Brindisi e resta in quel ruolo sino al 1942 quando torna in Toscana e viene assegnato al Convento di Monte alle Croci di Firenze.

Personalità strabordante e scrittore prolifico di preghiere, vite di santi, inni militari, raccolte di proverbi ed altro (per la verità poco apprezzato nell’ambiente culturale francescano), dalla sua produzione letteraria emergono certamente una storia di Terranuova Bracciolini pubblicata nel 1956 ed una autobiografia dattiloscritta nel 1965 e pubblicata postuma nei Quaderni della Biblioteca di Terranuova Bracciolini. Entrambi i lavori, a nostro parere meritevoli di diffusione, li abbiamo in corso di digitalizzazione.

Digitalizzazioni, descrizione sommaria
Le carte di Domenico Bacci sono custodite all’Archivio storico fiorentino dei Frati minori dove abbiamo potuto fotografare per intero sia il fascicolo religioso personale che un corposo faldone di documenti, corrispondenze con la gerarchia francescana ed autorità politiche, bozze di lavori da pubblicare, spartiti musicali ed anche una collezione di onorificenze, adorno delle quali il frate non disdegnava di farsi fotografare: frate Domenico era titolare di onorificenze acquisite sia nell’epoca fascista che in quella repubblicana, Cavaliere, Commendatore, Cappellano della Milizia Fascista, e destinatario di due croci guadagnate sul fronte della Prima guerra mondiale.
Soggetto produttore: Convento Monte alle Croci – Firenze
Soggetto conservatore: Archivio storico dei frati Minori – Firenze

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