Il Valdarno di Sopra corre per cento chilometri da Laterina sin quasi dentro Firenze e le popolazioni che vivono questo territorio, al netto degli antagonismi locali, lo vivono alla stessa maniera da quando la valle entrò nell’orbita geopolitica di Firenze divenendone parte integrante sotto il profilo militare, economico e culturale. E questo è successo quasi mille anni fa.
Nelle sue Terre antiche ed in quelle nuove, la presenza di famiglie e capitali fiorentini divenne fisiologica già nei primi anni del ‘400, allo stesso tempo causa ed effetto della creazione del Vicariato di San Giovanni che gettò le basi per quella sorta di ‘regione amministrativa valdarnese’ che, sia pure spostandone più volte il centro tra San Giovanni e Montevarchi, è stata mantenuta per secoli sino all’epoca contemporanea quando ha subito una serie di sconvolgimenti iniziati con l’occupazione francese, continuati con la restaurazione del Granducato e confermati dal Regno d’Italia.
I prodromi furono che Pian di Scò si separò da Castelfranco (1809), Caviglia da San Giovanni (1811), Incisa da Reggello per unirsi a Figline prima (1828) e diventare comune autonomo poi (1851) e Terranuova Bracciolini fagocitò Castiglion Ubertini (1868) ma i veri sconvolgimenti – fieramente avversati dalle popolazioni interessate – furono il distaccamento al Commissariato di Arezzo di Montevarchi, Bucine e Laterina (1814) e la successiva cessione dell’intero territorio da San Giovanni a Laterina al neonato Compartimento aretino (1825, vedi a lato). Annessione confermata con la creazione della Provincia di Arezzo (1848) e convalidata dal Regno d’Italia in più riprese (1860 e 1866).
Per capire la reale dimensione economica, fiscale e politica di questa annessione sarà utile leggere le motivazioni delle due parti in causa (la Municipalità aretina e le popolazioni valdarnesi) nelle due relazioni a lato (cliccare per leggere/scaricare).
Ma, comechessia, un secolo e mezzo dopo questi provvedimenti che hanno cancellato la ‘regione amministrativa valdarnese’, il Valdarno di Sopra resta territorio fiorentino nelle coscienze, nella lingua, nelle tradizioni dell’intera valle e così come la vediamo nella mappa realizzata dalla Regione Toscana e cioè sedici comunità unite dall’Arno e dalla storia e non separabili da un frego amministrativo tra Figline e San Giovanni: da un lato Rignano, Incisa, Figline, Cavriglia, San Giovanni, Montevarchi, Bucine e Pergine; dall’altro Pelago, Reggello, Pian di Scò, Castelfranco di Sopra, Loro Ciuffenna, Terranuova Bracciolini, Castiglion Fibocchi e Laterina .